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lunedì 23 novembre 2009

Alloggi sfitti, 10 milioni di euro per il recupero

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Milano, 20 novembre 2009 - “Il Comune di Milano sta affrontando in modo prioritario il problema degli appartamenti sfitti, mettendo a disposizione ingenti risorse per le manutenzioni straordinarie degli alloggi". Lo dichiarano gli assessori Bruno Simini (Lavori pubblici e Infrastrutture) e Gianni Verga (Casa).

La Giunta comunale, oggi, ha approvato il progetto definitivo per l’adeguamento normativo di alloggi di edilizia popolare attualmente sfitti stanziando, in totale, 10 milioni di euro.

Gli interventi programmati, con il sistema degli appalti aperti, consentiranno di recuperare tempestivamente gli alloggi attualmente liberi per utilizzarli anche per i piani di mobilità e per la rotazione degli assegnatari in graduatoria. Tra questi appartamenti – quasi tutti costruiti prima degli anni Sessanta – molti sono “sotto standard", ovvero hanno una superficie inferiore ai 36 mq. La disposizione degli appartamenti verrà rivista e adeguata alle nuove esigenze abitative, nella logica di aumentare il numero degli alloggi disponibili, rendendoli nel contempo perfettamente a norma.

“Uno stanziamento di fondi senza precedenti – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Con questi investimenti potremo proseguire il percorso già cominciato dall’anno scorso. Sono, infatti, circa 200 gli appartamenti già recuperati, tra cui Dateo, Tofano e Lombardia. Con i 10 milioni che stanziamo adesso potremo, pertanto, recuperarne altri 800".

“Si tratterà – aggiunge l’assessore Simini – di interventi mirati a ristrutturare, dove necessario, le coperture e le pavimentazioni degli stabili, sostituendo gli impianti più obsoleti, eliminando barriere architettoniche o installando nuove caldaie".

“Gli interventi di cui ci occuperemo con questo stanziamento si collocano nel quadro generale dei fondi già previsti nel 2008 e confermati nel 2009 per un totale di circa 15 milioni di euro. Il costo medio è stimato intorno ai 15mila euro per appartamento, quindi nel complesso si tratta di 1.000 alloggi recuperati. In questo modo soddisfiamo tutto il pregresso – dichiara l’assessore Verga.

“Da un lato si tratta del recupero dei singoli alloggi lasciati liberi in base al normale turn-over degli inquilini (circa 700 alloggi all’anno), che viene affrontato con il sistema degli appalti aperti previsti nel Piano delle Opere Pubbliche e seguiti dall’Area Tecnica del Comune. Dall’altro ci sono interventi più complessi: accorpare gli alloggi ‘sottosoglia’ – come è in corso a Quarto Oggiaro – risanare interi edifici, come il quartiere di via Feltrinelli, fino al punto di demolirli e ricostruirli, come per le Torri di via Tofano. In casi del genere si devono avere a disposizione alloggi vuoti per sistemare provvisoriamente gli inquilini, attivando piani di mobilità che, nel caso di via Feltrinelli e via Tofano, interessano circa 300 nuclei familiari".

“Non lasciare sfitti gli alloggi – conclude Verga – significa anche non renderli disponibili alle possibili occupazioni abusive. Non solo, la situazione abitativa richiede la massima attenzione e avere più appartamenti a disposizione significa anche aiutare più nuclei familiari tra quelli in graduatoria".

Fonte Sala Stampa Comune di milano

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