Certificazioni Energetiche

Curiosità e notizie sul risparmio energetico, l'ambiente e le novità tecnologiche.

giovedì 28 gennaio 2010

Oltre 10 milioni di euro per adeguare il depuratore di Sant’Antonino Ticino

depuratore
Oltre 10 milioni di euro per adeguare il depuratore di Sant’Antonino Ticino (Lonate Pozzolo) e raggiungere gli obiettivi di qualità previsti dal Programma di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.) della Regione Lombardia.
I fondi sono stati messi a disposizione da Regione Lombardia, col parere favorevole del Ministero dell’Ambiente, attraverso “l’Accordo di Programma Quadro - Tutela delle Acque e gestione integrata delle risorse idriche – Terza fase”.
L’importante finanziamento servirà a riqualificare sia le sezioni di pretrattamento che quelle di trattamento biologico, oltre a permettere interventi di monitoraggio (in particolare per quanto riguarda gli odori, con due “nasi elettronici”) e di inserimento ambientale e paesaggistico.
«Credo sia giusto sottolineare l’importante ruolo dell’Ato che ha collaborato alla definizione dell’Accordo quadro – ha dichiarato l’Assessore all’Ecologia Luca Marsico – una partecipazione che certifica la prova di vitalità e operatività di questo organismo».
Soddisfatto anche Modesto Verderio, Presidente Società di Tutela Ambientale dei torrenti Arno, Rile e Tenore: «Devo ringraziare tutti i tecnici che hanno lavorato alla definizione di questa iniziativa. Stiamo parlando di un intervento strategico e fondamentale per l’impianto di depurazione, grazie al quale avremo una struttura all’avanguardia e più efficiente sotto ogni profilo. Ciò consentirà di avere un depuratore più trasparente e monitorato, in considerazione anche del contesto ambientale e urbanistico nel quale è situato».
All’incontro con la stampa era presenta anche Nino Caianiello, ad di Prealpi Servizi: «In qualità di società che gestisce l’impianto esprimiamo la nostra soddisfazione per un intervento che darà benefici a più livelli. Si andrà a migliorare la resa dell’impianto, ma anche la gestione e l’economicità».
Tra gli interventi previsti citiamo la modifica degli sfioratori, per consentire l’ingresso all’impianto di un volume superiore d’acqua anche in caso di forti piogge, il raddoppio delle linee di trattamento ad ozono (decolorazione), il potenziamento delle condotte di scarico e la costruzione di un nuovo canale di scarico d’emergenza.
Lo stanziamento di 10,5 milioni si aggiunge ai 4.630.500 euro per opere già finanziate e appaltate ottenuto in precedenza dalla Società per la Tutela ambientale dei torrenti Arno, Rile e Tenore, proprietaria dell’impianto.
Il depuratore di Sant’Antonio Ticino è entrato in funzione nel 1984 ed è gestito dalla Prealpi servizi S.r.l. Riceve gli scarichi fognari di ben 27 comuni del basso Varesotto e dell’aeroporto di Malpensa. Complessivamente ha una potenzialità di 450.000 abitanti equivalenti e riceve circa 100.000 metri cubi di liquami ogni giorno. Oltre ai normali processi di trattamento biologico delle acque, l’impianto è in grado di effettuare la disinfezione a raggi ultravioletti e – come accennato in precedenza - la decolorazione con ozono dell’acqua in uscita. Inoltre, le acque depurate provenienti dall’impianto subiscono un ulteriore “affinamento” in apposite vasche di fitodepurazione, cioè attraverso il contatto con specie vegetali che hanno la proprietà di assorbire eventuali residui inquinanti.
I progetti finanziati con le risorse messe a disposizione grazie all’Accordo di Programma Quadro serviranno, dunque, principalmente a migliorare l’impatto sul torrente Arno e, indirettamente sul fiume Ticino, all’interno del cui Parco il depuratore si trova.

Fonte Provincia di Varese




Pubblicato da www.certificazioni-energetiche.it

Etichette: , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page